Sei in dolce attesa e ti domandi se le tinte capelli in gravidanza siano concesse o facciano male al bambino? Sei nel posto giusto, continua a leggere.
Se compare qualche capello bianco e sei in dolce attesa, magari stai pensando al tema “tinte capelli in gravidanza”. Insomma, è possibile usare la tintura in gravidanza?
Non sono mai stati effettuati test specifici su donne in attesa e non ci sono stati casi di aborti, nascite premature o malformazioni congenite, legate all’utilizzo di tinture.
Sappiate però che la cute non è impermeabile e lo strato corneo – il più esterno – è costituito da cellule che hanno un’attività metabolica vivacissima.
La tintura è un processo chimico che interessa sia fusto sia sul cuoio capelluto.
In realtà è infondata l’idea che sostanze potenzialmente nocive possano raggiungere il nascituro attraverso la placenta.
Le sostanze presenti in tali prodotti sono valutate e approvate dal Comitato scientifico europeo e il loro uso in gravidanza è ritenuto assolutamente sicuro.
Oggi inoltre ci sono in commercio tinture molto delicate rispetto ad alcuni decenni fa, i cui componenti sono anche presenti in cosmetici di uso comune.
TINTE CAPELLI IN GRAVIDANZA: meglio dopo il terzo mese
In gravidanza è concesso tingersi i capelli solo tre-quattro volte durante i 9 mesi, solo su cute integra – come raccomandato in etichetta – ed il contatto con la cute non deve superare la mezz’ora.
Il consiglio è di adottare le tinte capelli in gravidanza solo dopo il 3 mese – una volta terminato il processo di formazione dell’embrione.
Se avete paura, sappiate che le colorazioni dirette o le tinte ad acqua, con minore effetto coprente e con durata assai più breve, sono sicuramente meno aggressive rispetto alle tradizionali tinture permanenti e quindi possono rappresentare una buona alternativa durante i nove mesi.
Ad esempio le colorazioni a ossidazione leggera coprono bene i capelli bianchi senza un cambiamento deciso della tonalità.
Le tinte capelli in gravidanza da scegliere sono:
- prive di sostanze potenzialmente irritanti per il cuoio capelluto, come ammoniaca, resorcina, PFD (parafenilendiamina), che potrebbero provocare dermatiti.
- acquistate presso canali di vendita ufficiali, evitando prodotti presenti sulle bancarella o di marca anonima
Se volete optare per una alternative naturale, le tinte per capelli in gravidanza si dividono in:
- tinture vegetali: sono un mix di erbe tintorie naturali che contengono hennè.
Tendenzialmente hanno una colorazione che va dal rosso al castano scuro, ma sappiate che l’effetto dipende sempre dal colore di partenza. - henné puro: è composto da sola lawsonia inermis e colora di rosso ramato i capelli.
Una valida alternativa potrebbero essere i colpi di sole, che a differenza delle tinture, applicate anche sul cuoio capelluto, decolorano solo il fusto senza il bulbo, che è la parte vitale de capello.
Se temete l’assorbimento cutaneo, in questo caso non c’è rischio.
CAPELLI IN GRAVIDANZA
Di solito i capelli in gravidanza appaiono più luminosi e vigorosi, anche se i primi mesi possono apparire sfibrati e spenti, a causa dello sbalzo ormonale; nei primi mesi di gravidanza potresti:
- usare lo shampoo rinforzante Re-hair che non contiene siliconi, solfati, ossido di etilene, ammine, parabeni; è ricco di principi attivi vegetali che contribuiscono a rinforzare la struttura del capello e aproteggerla da stress ossidativi.
- fare settimanalmente impacchi naturali a base di olio e.v.o.
- risciacquare i capelli con acqua e un cucchiaio di aceto di mele – saranno subito luminosi.
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